LA PRESENZA DI DIO NELLA STORIA

Per poter scorgere la presenza di Dio nella nostra vita è necessaria una sapienza che viene dall’alto e che possiamo chiamare sapienza di discernimento. Dio non ha parlato solo nel passato, né ci chiama a vivere nel mondo riversando su di esso solo preghiere, ma ci spinge a scorgere nell’oggi i suoi passi, il suo venire incontro a noi.

Chi è abituato a camminare con Lui ha acquisito lo spirito di discernimento ed è in grado di incontrarlo negli accadimenti quotidiani. Non si tratta semplicemente di discernere tra il bene e il male, ma tra i richiami interiori di Dio e quelli provenienti da altre fonti.

Ho messo davanti a te la vita e la morte; scegli la vita amando il Signore tuo Dio” (Dt. 30,19)

Il Dio che viene a farsi compagno di viaggio e ad operare con noi, non esige che compiamo tutto perfettamente, ma che facciamo sviluppare la creazione secondo il suo disegno unitario universale, secondo il suo progetto d’amore. Egli, invitandoci a seguire i suoi passi, ci proibisce di essere persone simili alle acque dello stagno e ci spinge a compiere cose nuove; aspira a farci crescere nell’alleanza d’amore personale con Lui e per questo ci vuole in piedi, con gli occhi rivolti alla sua persona, su quell’amore unico che progressivamente si disvela.