LA PACE E LA GRAZIA

Carissimi

La pace e la grazia giunga nei nostri cuori attraverso l’armonia, l’unione, l’amore soprattutto contiene e detiene quella simbiosi che unisce la Trinità in unica opera, azione ed amore. Si procede in questi giorni verso la Pasqua di risurrezione, questo periodo di penitenza, questo periodo deve essere utilizzato e naturalmente deve avere un decorso per ognuno di noi con quella semplicità, con quell’amore e in armonia verso tutte le attività che si svolgono nella giornata in sintesi, in effusione e soprattutto nella giusta maniera per sé, per gli altri, in comunione con il Signore. In questo periodo che precede la Pasqua di risurrezione ognuno di noi ha quelle intimità nell’interiore da considerare, da offrire e disporsi in modo adeguato verso gli altri, in un modo di amare, con desiderio di dare quanto è necessario ad ogni singolo, perché vi sia in esso un richiamo, un ritorno a quella condivisione e comunione del genere umano di giustizia, di semplicità, di amore. Ecco quindi che questo è il periodo dell’offerta, offerta che ognuno può anche offrire per altri, soprattutto dare senza farsi notare, dare con semplicità, con umiltà perché è in questo periodo che precede la risurrezione e dà vita ad ogni anima, ad ogni cuore di risorgere nella grazia dell’Onnipotenza Divina, nella grazia dell’amore di Gesù attraverso la luce dello Spirito Santo. Ricordiamo quanto Gesù con gli apostoli ha creato, ha dato nell’umanità e per l’umanità, quanto è necessario per essere uniti alla gloria del cielo. Questo è il pane, questo è il vino e l’unione di questo cibo sia la grazia, l’amore dell’interiore, del pensiero. Ecco quindi che, nella realtà di questo pane e vino unito e dato agli apostoli, si è creata una base, un sostegno che quale base sorregge ogni pensiero, ogni azione, ogni attività; quale sostegno naturalmente provvede alle necessità umane, spirituali, famigliari, perché la vita di ognuno, la vita di ogni famiglia abbia un decorso nella grazia divina attraverso il pane Eucaristico.