LA MENTE E IL CUORE

Quanta ricchezza daremmo alla nostra vita se sapessi mo scoprire il mondo con le energie del cuore. Nelle diverse attività quotidiane siamo portati a sviluppare le capacità della mente, ma non sempre pensiamo a sviluppare anche le energie del cuore. Per destare tali energie non basta un’emozione passeggera, anzi il cuore non viene mosso da una qualche fugace emozione.

Talvolta incontriamo delle persone molto umili, eppure così grandi nello spirito…: di certo hanno una notevole ricchezza di cuore.

Quella vecchietta quasi sorda e cieca, ridotta all’immobilità dal peso degli anni e delle sofferenze, il cui volto sorridente risplende quando le ci parla di Dio, del suo amore, certamente è una che possiede la ricchezza interiore del cuore. Se si filtra ogni esperienza soltanto con la mente, non si perde l’occasione per deplorare le miserie, gli affanni, le sofferenze, fino a dire: perché devo soffrire tanto ? perché queste avversità? Il linguaggio del cuore non permette, né pronuncia questi discorsi, ma fa vibrare la mente e fonde in armonia il pensiero con l’energia del cuore.

Le esperienze di vita vanno contemplate con lo spirito e non comprese con la ragione: è questa una verità su cui bisogna riflettere.

Capita a volte di fermarsi a meditare sul proprio vissuto, specie quando una determinata realtà ci ha particolarmente coinvolto In questi casi immediatamente interviene la ragione che vuole condurre a concetto ciò che è semplice esperienza di vita. C’è in noi l’abitudine a voler penetrare con la ragione ciò che inve ce va solo contemplato. Allora apriamo discussioni , cerchiamo persone più esperte perché ci diano delle spiegazioni, leggiamo libri che ci informino su quel particolare aspetto. Ci sforziamo di comprendere con la ragione ciò che abbiamo colto mirabilmente a livello di vita .

“Trasformatevi, rinnovando la vostra mente per poter discernere la volontà di Dio, ciò che é buono , a lui gradito e perfetto ” (Rom . 12,2)

Se abbiamo sperimentato nella nostra vita un valore, accogliamolo, esercitiamoci in esso e non sottoponiamolo all’arido filtro della verifica della ragione che vuole tutto ridurre a concetto. Sarebbe come uno che ha sperimentato un affetto profondo e volesse riportare in una formula quella sua esperienza interiore. Ancora una volta ci troviamo di fronte a due sorgenti: quella del cuore e quella della mente.  Sono sorgenti che ognuno possiede anche se tende a privilegiare quella della mente, la quale è portata a razionalizzare ogni esperienza.

” Qualunque cosa facciate , fatela con il cuore ” (Col. 3,23)

 Bisognerebbe ricordare che in noi esiste la mirabile sorgente del cuore, che è la più ampia, la più vera. Fondere le due sorgenti ci rende semplici, mansueti, positivi, ci permette di incontrare in armonia Cristo nella verità e nell’amore della sua Parola, insomma ci dona il possesso del Vangelo nel cuore.

Con il maturare delle esperienze di vita ci si raccoglie sempre più nel cuore e mentre le forze fisiche con il passare degli anni si assopiscono , sembra che il cuore prenda vigore. È nella sorgente del cuore che dobbiamo attingere in spirito di serena attesa perché la Parola di Dio non tarda a venire.

“Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza ” (Mt. 13,23)

L’amore di Dio ci rende capaci di un giusto equilibrio se con la preghiera ci uniamo a Lui in comunione ed armonia. Siamo chiamati ad attuare questo tesoro nella nostra vita e nei rapporti con gli altri, scoprendo anche il mondo di comunità con le energie del cuore.  Arricchiti da tanta energia e da tanto amore possiamo lavorare ovunque.