IL VUOTO INTORNO NOI
Dopo aver parlato di come seguire le orme del Buon Camminatore, per ritrovare se stessi nella Sua presenza quotidiana, dopo aver esaminato quanto, intorno a noi, alcuni cercano vantaggi o soddisfazioni nelle attività e come in altri si sviluppano dei valori radicati che in attuazione pratica sono significativi come testimonianza di fede, oggi in questo incontro formuliamo il nostro pensiero sul vuoto… vuoto intorno a noi ed in noi.
Chinarsi sul vuoto a volte fa paura, ma chinarsi sul vuoto della propria vita ancora di più. Questo è quanto per esperienza dobbiamo comprendere per noi e per gli altri ed essere così di aiuto quando nel cammino di fede troviamo o ascoltiamo dei fratelli sfiduciati nella vita. Chi dall’esperienza del proprio vuoto si affida a Dio… subito fa il pieno.
Non sono poche le svolte della esistenza umana in cui uno è costretto a guardarsi indietro, valutarsi nel cammino percorso e a volte scorgere il vuoto… e se è in stato danimo di amarezza quel vuoto gli apparirà ineluttabile… allora viene lo smarrimento, la depressione. Chinarsi sul vuoto fa paura, ma quello della propria vita ancora di più.
Ci domandiamo: che si deve fare per ovviare a questo?
Evitare di chinarsi per non essere assorbiti dal vuoto che ci sta dinanzi… questa può essere una risposta. Avere la saggezza di proseguire senza soffermarci in quel punto e andare avanti… possiamo prenderlo come seconda soluzione. Se meditiamo in modo equilibrato risulta che è inutile in quel momento fare appelli alla lealtà, di conoscere, di sapere, di meglio vedere. Quello non è il momento.
Non cè da chinarsi sulla propria vita per trarre motivo di deprezzarsi, di condannarsi e condannare gli altri, ma domandiamoci: ho fiducia in Dio nel momento di smarrimento, di paura, di vuoto nel mio cuore? Ci può essere ancora la persona di età, che giunta alla vecchiaia, anche dopo un buon cammino religioso e nella pratica delle virtù, perda il contatto della propria realtà e tenda a condannarsi in tutto.
Gli pare di non scorgere nulla di bene, di aver sprecato tutto e di aver le mani vuote: Anche questo è un momento pericoloso. Dovrà con volontà, come gli altri, mantenersi nella fede, cioè lasciarsi illuminare dalla fede, dallopera di Dio… non contano tanto le sue opere ma quanto Dio ha operato in lui.
Non potremmo mai allineare il bene compiuto e farne la verifica perché il bene è sempre Lui; allora in quel momento, è il momento di affidarsi a Lui e solo così in modo positivo si evidenziano nellanimo e si comprendono quelle parole chinarsi sul vuoto fa paura… ma chinarsi sul vuoto della propria vita ancora di più.